Le Assaggiatrici Di H*Tler, decisamente dark ma con brio
Partire dalla storia per raccontare la contemporaneità questo è Le Assaggiatrici Di H*Tler una commedia dark con brio e leggerezza che, attraverso uno dei capitoli più cupi della storia, ovvero la dittatura di Adolf Hitler, parla anche della contemporaneità.
Infatti, guardando la grande storia da un punto di vista insolito e decisamente originale, ovvero quello di quattro ragazze selezionate per essere le assaggiatrici del Führer, ambientato in una situazione distopica e indefinita, in bilico tra l’epoca dei fatti e quella attuale, con questa confusione aumentata dalla presenza di elementi scenici contemporanei come lo smartphone, acquista un valore universale arrivando a raccontare le dinamiche malate insite in tutti i totalitarismi. Del resto, come scrive la regista, Elena Sbardella, nella sua nota: “Attraverso l’innocente presenza delle protagoniste vengono smascherati l’assurdità e l’orrore del mondo che le circonda. Gran parte della loro esperienza è ancora oggi specchio fedele del nostro mondo contemporaneo.
Le Assaggiatrici Di H*Tler, è tratto dall’omonimo romanzo “Hitler’s Tasters” di Michelle Kholos e nel riadattamento di E. Luttmann ed Elena Sbardella, viene rappresentato per la prima volta in Italia al Teatro Parioli di Roma, che ne ha curato la produzione.
Le giovani protagoniste, Chiara Businaro, Angeles Ortiz Lamuela, Fiamma Leonetti, Viola Misiti, consapevoli di avere ogni giorno l’opportunità di morire per la Patria, dopo ciascuno dei tre pasti che vengono loro serviti in ricchi servizi di porcellana, vivono nell’attesa, tema cardine dello spettacolo che si traduce in attesa dello scorrere del tempo, attesa della morte, attesa di un domani migliore.
Le protagoniste
L’opera ha una forte componente psicologica, nella misura in cui le ragazze nelle loro genuine diversità offrono un articolato ventaglio, interessante e ben delineato, delle diverse modalità in cui gli esseri umani possono rispondere ad una condizione di cattività ansia e costrizione.
C’è Fiamma Leonetti nelle vesti di Hilda, a cui evidentemente hanno fatto un totale lavaggio del cervello, che impersonifica la patriota convinta, completamente invasata, tanto da non porre alcuna domanda perché, come affermerebbe un teologo medievale, tutto è così perfetto da non poter in alcun modo essere messo in discussione. Certo, nella sua ostentata sicurezza ed arroganza, possiamo leggere una celata fragilità, accompagnata da incertezza e immenso terrore.
Poi c’è Anna, interpretata da Angeles Ortiz Lamuela, che si pone direttamente come suo contraltare. Anna rappresenta l’elemento destabilizzante che per verità storica non può sopravvivere lungo tutto l’arco del racconto e quindi condivide il ruolo del personaggio scomodo con Chiara Businaro che porta in scena come Margot. Anna e Margot sono gli elementi disturbanti, diversi, contemporaneamente comici e fortemente drammatici, che mettono in discussione tutto e sono sempre fuori luogo.
Infine, c’è Liselle, Viola Misiti che copre la difficile parte di arbitro tra le litigiose compagne, di mediatrice di controverse e litigi; per quanto, anche i suoi nervi siano messi a dura prova dalla situazione e dai comportamenti al limite delle sue amiche e colleghe.
Le Assaggiatrici Di H*Tler: attrici, regia, musica e luci
Le assaggiatrici, ops le attrici, sono tutte notevoli, dotate di grande capacità espressiva e spontaneità, capaci di mantenere la concentrazione nonostante il movimento in sala. Oltre che dal testo veloce e pungente, le protagoniste sono messe alla prova da una regia abile e vivace, caratterizzata da un ritmo sempre alto ma variabile e fluido, in cui i momenti di dialogo sono alternati ad altri di danza e di grande movimento. Come il godibilissimo inseguimento iniziale.
I temi trattati durante le lunghe attese offrono molti spunti di riflessione. Dal discorso sulle immagini, per cui ogni fotografia è una fonte di informazioni che ha come corollario l’importanza della consapevolezza; a quello sulle relazioni di coppia.
Ottima la scelta delle musiche di Gianluca Misiti che incorniciano tutto spettacolo e ancora efficacissima quella delle luci Max Mugnai che enfatizza l’accento drammatico senza appesantirlo e che, soprattutto sul finale, si rivela molto molto suggestiva.
L.P.
Credit
LE ASSAGGIATRICI DI H*TLER
Chiara Businaro, Angeles Ortiz Lamuela, Fiamma Leonetti, Viola Misiti
Traduzione e adattamento E. Luttmann ed Elena Sbardella
Regia Elena Sbardella
Musiche Gianluca Misiti
Luci Max Mugnai
Produzione Il Parioli