Ludovica Palmieri

Al Circolo della Pipa, “Sotto Scacco” fa rivivere la storia

La storia maestra di vita

La storia è una grande maestra di vita e saper imparare da essa è un’inestimabile ricchezza.

Da che mondo e mondo, accadimenti passati tendono a riproporsi nel corso del tempo.
Ripensare, ripercorrere ed elaborare gli eventi storici è, dunque, essenziale per affrontare il presente,
dal momento che, in fondo, le dinamiche umane sono sempre contemporanee.

Dietro ogni avvenimento ci sono uomini e donne, con le loro passioni, psicosi, paure e desideri. La storia, come l’arte, sono specchi che, oltre al proprio tempo, nelle espressioni più alte, riflettono processi universali.

Per questo penso che riuscire a leggerle e ad interpretarle come materie viva possa conferire davvero una marcia in più per comprendere ed interpretare al meglio il presente.  

“Sotto Scacco” l’attualità della storia

Nel momento storico assurdo che stiamo vivendo, in cui un despota sta mettendo in atto una disumana follia che si considerava ormai impensabile ed impossibile, nell’Europa del XXI secolo, ho trovato lo spettacolo Sotto Scacco, Canova vs Napoleone”, di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa estremamente coinvolgente, drammaticamente attuale.

Gli autori ci portano indietro nel tempo, facendoci rivivere il rapporto tra due protagonisti della storia moderna: Canova e Napoleone. A partire da un rigoroso studio delle fonti e senza essere mai didascalici o pedanti, ne analizzano le personalità, le sfaccettature psicologiche, mettendone a nudo i punti di forza e quelli di debolezza.

Il circolo della Pipa, una location incantata 

“Sotto Scacco“, presentato nella suggestiva cornice del Circolo della Pipa alle pendici del monte Parioli, nell’ambito del Festival Raffaello per Roma ’22. Ritratti d’autore,  ripercorre in maniera efficace, con un tono ritmato e veloce, le vicende artistiche e diplomatiche intercorse tra Napoleone e Canova, negli otto anni che portarono il Primo Console dall’apice della gloria, alla sconfitta.  

Lo spettacolo, scritto magnificamente dai due autori, è concepito proprio per l’affascinante location che, prima dimora di Raffaello a Roma, si presta perfettamente ad accoglierlo. La regia di Barbara Chiesa adopera magistralmente gli spazi – che potrebbero apparire angusti ad un occhio inesperto – per conferire maggiore dinamicità allo spettacolo ed amplificare la potenza espressiva degli attori. L’ambiente diventa una cassa di risonanza di parole, movimenti ed emozioni, portando il pubblico ad una visione appassionata e attiva del dramma, come se entrasse a farne parte.  

Gli attori in scena

In scena: Camillo Marcello Ciorciaro nella parte di Antonio Canova; Lorenzo Grilli in quella di Napoleone e Letizia Letza nel ruolo di Giuseppina di Beauharnais, interpretano con forza e convinzione i loro personaggi. La grande passione dei tre protagonisti traspare da ogni gesto e parola, sin dall’esordio. Lorenzo Grilli, alias Napoleone, dà il via allo spettacolo esortando le truppe da una finestra al piano superiore dell’edificio.

L’incontro, lo scontro, insomma tutto il rapporto tra i due giganti della storia e della storia dell’arte, avviene grazie all’intermediazione della “Bella Creola” Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone e reale artefice della collaborazione tra i due.  

I protagonisti

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Sotto Scacco, di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa con Camillo Marcello Ciorciaro, Lorenzo Grilli e Letizia Letza. Ph Pino La Pera

Letizia Letza seduce e ammalia i due protagonisti, oltre che l’intero pubblico, e guida il turbolento rapporto. Napoleone, Grilli, spocchioso, arrogante e pieno di sé, si pone nei confronti di Canova con fare altezzoso, seppur consapevole dello spessore del maestro italiano. Canova, Camillo Marcello Ciorciaro, esprime pienamente tutto lo sdegno dell’intellettuale e del patriota, innamorato dell’arte, della cultura e del suo Paese; costretto, contro la sua volontà, a piegarsi al servizio del Grande Corso.

Inizialmente l’atmosfera è tagliente. Tra i due protagonisti c’è un’aria di sfida che si consuma tanto sulla scacchiera, quanto nel boudoir della bella Josephine.

L’importanza del ruolo femminile

Nonostante il tema complesso e l’esteso arco temporale trattato, lo spettacolo non risulta mai pesante. Il sapiente lavoro di scrittura,  riconoscendo all’aggraziata Giuseppina un ruolo preminente, alleggerisce e stempera i toni. La brillante recitazione di Letizia Letza, con i modi coquette e le trovate esotiche, governa le situazioni e aggiunge un pizzico di ironia al complesso dell’opera, mettendone ulteriormente in risalto i contenuti.

Il ribaltamento dei ruoli

Con il procedere del racconto ed il precipitare degli eventi, gli accenti si smorzano ed i ruoli, come in una partita a scacchi, si ribaltano.

Dopo la disfatta di Waterloo, troviamo Napoleone, Lorenzo Grilli, sconfitto e prigioniero a Sant’Elena. Canova, Camillo Marcello Ciorciaro, vittorioso, paladino della cultura, a Parigi. Monsieur L’Ambassadeur, soprannominato dal principe Talleyrand Monsieur L’Emballeur, in meno di un mese, riuscì a catalogare, imballare e a riportare in Italia ben 249 opere d’arte; tra cui sculture monumentali, come l’Apollo del Belvedere e il Laocoonte.

Psicologia e tecnica

Gli attori, con un ritmo fluido e serrato, caratterizzato da vertiginosi cambi di passo, ci trasmettono le sfumature emotive che colorarono le diverse fasi di questo intenso ménage à trois, senza rinunciare a rivelarci i particolari più tecnici che caratterizzarono questa difficile collaborazione. Riccardo Bàrbera ci racconta, attraverso lo stesso Canova, la geniale metodologia dei fili a piombo impiegata nella sua bottega per accelerare i tempi di consegna delle opere e la produzione di multipli.  

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Sotto Scacco, di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa con Camillo Marcello Ciorciaro, Lorenzo Grilli e Letizia Letza. Ph Pino La Pera

La storia vista da “vicino”

“Sotto Scacco” è uno spettacolo che, come una lente di ingrandimento, ci permette di vedere la storia “da vicino”. Autori e attori, grazie al profondo lavoro di studio, riescono ad umanizzare i personaggi, facendoli scendere dal piedistallo della storicizzazione per portarli accanto a noi, in carne ed ossa. A tal proposito direi che è emblematico il momento in cui, dopo la seduta di posa con Napoleone, la bella Letizia Letza offre al compunto Camillo Marcello Ciorciaro cacao e assenzio, finendo entrambi clamorosamente ebbri in intime confessioni.

Un’ultima parola sulle notevoli capacità degli attori. Bravissimi, non solo per la performance di per sé, ma anche per le condizioni in cui l’hanno realizzata; interpretando i loro personaggi, con costumi invernali, nei giorni più caldi di questa bollente estate 2022. 

 L.P.

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Sotto Scacco, di Riccardo Bàrbera e Barbara Chiesa. Ph Pino La Pera 1
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