B come Basta con la Violenza
B come bullismo, B brutalità. Ma B anche come bisogno di affetto, di umanità.
Scritto e diretto da Piergiorgio Seidita, con Davide Lepore e Francesco Venerando, B è un pugno in pancia. Secco. Diretto. Senza mezze misure.
B, oltre la realtà
Voglio sperare che B, in scena dal 9 all’11 maggio al teatro Cometa OFF di Roma, sia uno di quei casi in cui il teatro supera, esaspera, estremizza la realtà per lanciare un segnale forte, dare una scrollata a chi, soprattutto tra genitori, educatori, insegnanti, sta più vicino ai ragazzi. Perché, bullismo e violenza giovanile non sono fenomeni isolati, ma fatti concreti, che accadono ogni giorno con un’agghiacciante frequenza, anche se riempiono, solo nelle manifestazioni più eclatanti, le pagine dei giornali.
Lo Spettacolo
Lo spettacolo si apre in media res, con i due bravissimi attori che, dotati solo di una scarna ma suggestiva – grazie agli efficaci giochi di luce e suoni – scenografia, ci trasportano subito nel dramma.
Un poliziotto e un ragazzo. Un interrogatorio. Una vicenda nera che viene analizzata visceralmente; viene raccontata così intensamente che, nonostante il brusco inizio, porta poi gli spettatori ad empatizzare con entrambi i protagonisti. Sì, perché il giovane Francesco Venerando è credibilissimo nei panni del bullo; arrogante e strafottente. Così convincente da suscitare lo sdegno, l’antipatia e persino l’odio del pubblico, per l’azione compiuta: scellerata, ingiustificabile, disumana.
Poi gli eventi procedono, grazie ad una geniale trovata scenica del regista, Seidita, che ci porta alla fine dell’interrogatorio facendo “scorrere” le immagini al suono della coinvolgente “Hurts” di Mika. Paradossalmente, questo momento di distacco, crea un ulteriormente avvicinamento emotivo del pubblico ai personaggi.
L’epilogo
Ci ritroviamo così scaraventati nell’ultima parte dello spettacolo, in cui Davide Lepore tira fuori tutta la sua rabbia, la sua frustrazione, il suo senso di colpa per non essere stato il padre che avrebbe voluto e dovuto. Con una forza devastante che esprime tutta la sua disperazione, Lepore tocca non solo il pubblico ma, anche il giovane protagonista, portandolo ad una drammatica catarsi dall’esito sconvolgente.
B come Basta con la violenza
B è uno spettacolo senza via d’uscita che dimostra come, quando si parla di violenza, non esistano ne vincitori, né vinti.
B è un invito a non sottovalutare le problematiche e i conflitti vissuti dai più giovani, per fare capire loro che l’ascolto, il dialogo attivo, lo scambio generazionale, e non la violenza, sono lo strumento per risolverli e per valere la propria identità e le proprie istanze.
L.P.