Una panoramica sulle strutture sanitarie in Italia
Ospedali, IRCCS, Case di cura ma che differenza c’è tra queste strutture sanitarie e quante tipologie ne esistono?
Per capirlo partiamo dall’Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute che offre una vera e propria mappatura delle strutture sanitarie nel Paese.
“Sono definite strutture di ricovero pubbliche:
- Le aziende ospedaliere;
- Gli ospedali a gestione diretta;
- Le aziende ospedaliere integrate con il Servizio Sanitario Nazionale;
- Le aziende ospedaliere integrate con l’Università;
- Gli IRCCS pubblici, anche costituiti in fondazioni.
Sono definite strutture di ricovero equiparate alle pubbliche:
- I policlinici universitari privati;
- Gli IRCCS privati e le fondazioni private;
- Gli ospedali classificati o assimilati ai sensi dell’art.1, ultimo comma, L. 132/1968;
- Gli istituti privati qualificati presidi A.S.L.;
- Gli enti di ricerca.
Sono definite strutture di ricovero private le case di cura private autorizzate, accreditate e non accreditate con il SSN.”
Tra pubblico e privato: una mappatura delle strutture
A fronte di questa definizione si nota che il numero di strutture di ricovero pubbliche e private accreditate è rimasto pressoché stabile nel periodo tra il 2016-2022.
Per la tipologia di assistenza, tali strutture sono ripartite come segue:
- 996 strutture dedicate ad assistenza ospedaliera;
- 9.085 strutture che erogano assistenza specialistica ambulatoriale (+2,3% rispetto al 2021);
- 11.171 strutture che erogano assistenza territoriale residenziale o semiresidenziale;
- 6.922 strutture che erogano altra assistenza territoriale;
- 1.180 istituti dedicati ad assistenza riabilitativa.
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